giovedì 20 novembre 2008

UNA DIMENSIONE SPIRITUALE

IN UNA DIMENSIONE PIU' GRANDE


Ricordo, con un'espressione di sorriso, che sempre da piccolo mi dicevano di essere un bambino con la testa tra le nuvole, mi chiamavano, come si suol dire alla veneta, "baucheto". La verità è che anche oggi mi ritrovo ad esserlo e molte volte me lo dico da solo! Ripensando tuttavia a quei momenti, ritrovo che non era sbadataggine il mio "guardare per aria", bensì un fermarsi per guardare ed ammirare. Riscopro quelle pause come uno stato di meraviglia. Così, ho sempre avuto questa attitudine allo stupore di fronte alle cose che mi si presentavano e mi si pongono tuttora davanti. Non intendo avvenimenti paranormali o fuori dal comune, anzi, di cose quotidiane, normalissime. Forse fermarsi di punto in bianco davanti ad una cosa che capita tutti i giorni può sembrare un po' da tonti! In fondo ho sempre creduto che lo straordinario fosse il quotidiano; come diceva un mio vecchio professore di filosofia, la straordinarietà della vita è svegliarsi la mattina e trovare il tuo paio di pantaloni nello stesso posto in cui li hai lasciati la sera prima. E' il dono della vita, sapere che ancora una volta puoi godere di un altro giorno e, che di nuovo puoi cogliere e assaporare l'attimo di un'altra rotazione della terra intorno a se stessa.
Ecco allora che un'alba, un fiore che sboccia, una stretta di mano o una pacca sulla spalla, da cose normali acquistano un sapore tutto particolare, straordinario... meraviglioso.
Vorrei avere sempre più piena consapevolezza di questo mio modo di sentire e vivere, caratterizzato dallo stupore e dalla meraviglia di fronte ad ogni cosa. La consapevolezza che dietro la normalità si nasconde lo straordinario .. potrebbe rivelare una dimensione più grande della realtà stessa...
Quando dipingo, mi trovo di fronte ad una finestra: La tela bianca in un primo momento mi può suscitare timore, una certa tensione per il non "saper cosa fare". Una volta superato quel momento, mi ritrovo con un sorriso: è cominciato un dialogo speciale, prima di tutto con me stesso, e con la dimensione spirituale.
E' molto forte in me le dimensione spirituale, ed è per questo che, superata la tensione del "foglio bianco", davanti alla tela posso dire: "che bello, mi sento a casa mia!" e così la bidimensionalità della tela si trasforma in quadrimensionalità. Mi appare come una finestra che spontaneamente si apre. Mi trovo in un coinvolgimento reciproco, un'osmosi attraverso la quale entro in comunicazione con lo spirituale e viceversa lo spirituale con me. Questa conversazione comincia piano piano a trasparire sulla tela.
E' il mio modo di accostarmi alla pittura. Attraverso di essa sento la libertà di essere e la possibilità di comunicare e provocare sensazioni. Forse più provocare. Del resto non ho la presunzione che gli altri debbano per forza capire quello che faccio. Sicuro di dire qualcosa, ciò che per me è importante, è il fatto che io, comunicando quello che sento, possa provocare in chi guarda e ascolta delle emozioni. O meglio, fare in modo che chi guarda o ascolta ciò che esprimo, possa a sua volta guardare e ascoltare se stesso: perdersi tra le trasparenze e le velature di un acrilico più o meno annacquato, scontrarsi con la durezza e rugosità di una malta nascosta dal colore, inseguire in un pezzo di vetro il gioco che la luce fa scivolando e insinuandosi tra le trame della tela, sono vie che accompagnano l'osservatore dal vedere al sentire anche dentro di sé. Ecco che la comunicazione si fa "carne": Attraverso le mie sensazioni e la matericità della tela, la dimensione spirituale prende corpo e si manifesta.
Non ho la presunzione di "fare arte", So che dipingendo mi diverto, mi sento a mio agio. Sono consapevole di avere la possibilità di esprimere quello che sento attraverso la pittura e serbo la speranza che qualcuno, se dovesse vedere quello che dipingo, possa provare emozioni.

Dall'abisso.
Tecnica mista su tela 50x70 cm.



Treccia.
Tecnica mista 40x80 cm.

Finestra.
Tecnica mista 50x70 cm.




Rompeolas.
Trittico. Tecnica mista su tela 120x80 cm.

ILLUSTRAZIONI PER BIMBI

Comincio con un po' di lavori di illustrazione...




Il tamburino magico, particolare.
Acrilico su carta.

Leonardo.
Acilico su carta 12x12 cm.

En Patufet (racconto catalano per bambini).
Acrilico su carta.



En Patufet (racconto catalano per bambini).
Acrilico su carta.

Un nuovo arrivato

Salve a tutti... sono nuovo... datemi il tempo di orientarmi :-) A presto!
Andrea